Una ragazza taiwanese di 20 anni si è rivolta al pronto soccorso perché accusava dei fastidi agli occhi. In particolare lamentava un intenso prurito e dolore che nel corso della serata si è esacerbato. La donna ha raccontato che stava lavorando tra le erbacce. Molto probabilmente è stato lì che gli insetti le sono entrati negli occhi, dato che le api in particolare hanno l’abitudine di vivere nei legni marci. Per 4 ore questi imenotteri si sono letteralmente nutriti del suo occhio. In ogni caso la giovane se la caverà con una pomata antibiotica.
Puntura di un’ape: cosa fare
L’aggressività di questi insetti aumenta in presenza di rumori forti, profumi intensi e movimenti improvvisi. In via preliminare quando si viene punti bisogna considerare la reazione della pelle: ad esempio un eritema accompagnato da prurito è una reazione normale dell’epidermide. Non lo è se invece si assiste a un gonfiore notevole nella zona della puntura o se addirittura il rigonfiamento interessa tutto l’arto. In particolare l’evenienza che si teme maggiormente è quella di una reazione allergica. La conseguenza più grave di una allergia può essere lo schock anafilattico che si manifesta con un calo della pressione arteriosa e perdita di coscienza e può portare anche alla morte. In situazioni come queste si richiede il pronto intervento da parte del medico, che dovrà somministrare farmaci anti-shock come l’adrenalina, una vera e propria terapia salvavita.
Col vaccino, ovvero una immunoterapia specifica, il problema si risolve definitivamente nella quasi totalità dei casi.