Uno studio condotto dalla Royal College of Psychiatrists del Regno Unito, ha messo in evidenza quali sono le 5 sostanze più pericolose per la salute umana che danno dipendenza sulla base della considerazione di 3 fattori, il piacere, ovvero l’euforia che un consumatore prova grazie a queste sostanze e quindi la dipendenza psicologica che ne deriva, i desideri che l’utilizzatore abituale prova una volta in cui viene sospesa, la dipendenza fisica e quindi i sintomi che si manifestano in caso di sospensione, ad esempio mal di testa oppure altri sintomi.
Queste le 5 sostanze che danno più dipendenza, sia in termini di piacere, che di dipendenze che di dipendenza fisica.
Eroina: si classifica al primo posto tra le sostanze che provocano dipendenza. In Italia il suo utilizzo è in netto calo. Tuttavia rispetto al passato, da parte delle giovani generazioni si ha minore percezione del rischi derivante dal loro consumo. L’allerta è stata massima negli anni 80′ quando si è scoperto che il virus dell’Hiv può trasmettersi anche tramite scambio si siringhe infette.
Cocaina: si ottiene dalle foglie della coca, pianta originaria del Sud America. E’ una sostanza psicoattiva in grado di agire sul sistema nervoso.
Nicotina: è l’ingrediente principale contenuto nel tabacco che causa dipendenza. Stando a recenti ricerche quasi il 90% dei tumori polmonari è attribuibile al consumo d sigarette.
Barbiturici: Si tratta di farmaci che possono provocare dipendenza sia fisica che psicologica, per questo motivo la loro prescrizione è limitata. Ad alto dosaggio possono essere letali perchè agiscono sulla respirazione. Hanno proprietà ansiolitiche, ipnotiche, anticonvulsivanti, sedative, anestetiche, analgesiche.
Alcool: la sostanza psicotropa in assoluto più pericolosa. Nel nostro paese si consuma sempre più lontano dai pasti ed è diffuso soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. Stando ai dati dell’indagine Enpam 6 italiani su 10 associano l’alcol alla convivialità, al relax, al piacere, alla spensieratezza. Solo un quarto del campione lo mette in relazione con la perdita di controllo, pericolo e fuga dai problemi. infine solo da 3 persone su 10 viene considerato un problema sociale.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista medica The Lancet.