In questa operazione è stato agevolato dal fatto che il sito aveva già memorizzato i dati della carta di credito utilizzata dalla madre per delle precedenti transazioni. il genitore qualche giorno prima gli aveva negato l’acquisto del giocattolo che tanto desiderava. Qualche giorno dopo però si ritrova per email i dati relativi all’acquisto dell’oggetto in questione: 14mila dollari australiani al termine di un’asta, che corrispondono a circa 9mila euro.
La donna, ancora sotto choc, per sbrogliare la situazione prova a contattare il venditore che però le richiede il pagamento immediato. A questo punto si rivolge alla propria banca, a Paypal e a Ebay a cui ha spiegato che l’acquisto è frutto di un errore, così ha potuto evitare di sborsare la cifra ingente per quel giocattolo. Il sito di aste e comperavendita online è venuto incontro alla signora risolvendo a suo favore la controversia sorta con il venditore.