E-cig in gravidanza: i risultati della ricerca
I ricercatori hanno esposto gli embrioni di rana e le cellule di cresta neurale dei mammiferi agli elementi chimici che si riscontrano nelle e-cig. I risultati ottenuti hanno mostrato che le rane hanno sviluppato palatoschsi, una malformazione che si manifesta con una fenditura più o meno estesa della parte anteriore del palato duro. Il contatto tra la zona del naso e quella della bocca comporta difficoltà nell’uso del linguaggio, in quanto rende difficile articolare i suoni.
Riguardo ai risultati della ricerca così si sono espressi i ricercatori. “Ciò significa che se una sostanza chimica perturba un embrione di rana, è probabile che faccia la stessa cosa con un embrione umano”. Ed ancora: “Le cellule della cresta neurale sono estremamente importanti nello sviluppo delle strutture craniofacciali perché concorrono la formazione di diversi tessuti come ossa, cartilagine, pelle, denti e ghiandole. Abbiamo osservato che i liquidi sono molto complessi e mescolano sapori, come bacche e crema e altri aromi alimentari. Sono questi che possono avere l’effetto più drammatico sul nostro viso”.
Insomma si tratta del primo studio che mette in evidenza in maniera netta i pericoli per il nascituro se la futura mamma durante la gravidanza fuma le sigarette elettroniche.