Dieta Terza Età
In questo senso l’alimentazione dovrebbe essere mirata a fare in modo di evitare che possano insorgere delle alterazioni del metabolismo o le patologie degenerative, quali ad esempio il diabete, l’aterosclerosi, le malattie cardiovascolari, e l’obesità. Nell’anziano anche le risorse energetiche sono meno attive, in ogni caso bisognerà comunque osservare un regolare ritmo dei pasti e seguire una dieta completa facendo ricorso a tutti e sette i gruppi di alimenti.
D’altronde va anche tenuto conto che gli anziani possono scegliere di mangiare poco perchè si sentono soli oppure proprio per questo invece mangiare troppo per cercare quelle gratificazioni che la vita rifiuta loro. In realtà anche se vi sono alcune condizioni tipiche della terza età, ad esempio la perdita dei denti e quindi una maggiore difficoltà di masticazione e di digestione dei cibi o diminuzione di altri sensi, quali il gusto e l’olfatto, non è detto che l’anziano non possa godere dei piaceri della buona tavola.
Dieta dell’anziano in buona salute
L‘anziano in buona salute infatti potrà continuare a mangiare di tutto purchè con moderazione e seguendo una distribuzione giornaliera di 3 o 4 pasti. Particolare attenzione va poi prestata all’idratazione, gli anziani difatti sentono meno lo stimolo della sete e quindi tendono a bere di meno. Andrebbero bevuti almeno 8-10 bicchieri di acqua al giorno per preservare la funzionalità renale ed anche per rendere le feci più morbide e prevenire in tal modo il rischio di stipsi. L’acqua però è fondamentale, perché oltre che idratare l’organismo, apporta anche i sali minerali in essa disciolti. Inoltre è importante anche per una buona digestione in quanto favorisce l’assorbimento di tutti i nutrienti, ma anche per l’eliminazione sia attraverso l’urina che il sudore, dell’urea e dell’acido urico, che invece si accumulerebbero nell’organismo portando a delle malattie.
Soltanto in alcuni casi specifici, per problemi ad esempio di masticazione, di digestione, può rivelarsi utile fare ricorso agli integratori alimentari, che però non devono essere utilizzati di propria inziativa, ma sempre sotto stretto controllo medico.