Dieta metabolica: come funziona
Con la diminuzione dei carboidrati, il nostro organismo entra in uno stato metabolico chiamato chetosi. In queste condizioni il corpo tende a bruciare il proprio grasso, per utilizzarlo come combustibile da cui ricavare energia. Per questo chi segue questo regime alimentare tende ad avere meno appetito e di conseguenza mangia di meno. Per i primi 12 giorni si segue la fase di valutazione. In questo periodo si cerca di ristabilire il giusto quantitativo di carboidrati che può servire al nostro organismo per funzionare correttamente. La quantità di carboidrati da consumare può variare da persona a persona e dipende da numerosi fattori. Nei primi 12 giorni si assumono pochi carboidrati. Solitamente si inizia con una quota minima di 30 grammi. Nei due giorni successivi, che costituiscono la fase di carico, si devono consumare molti carboidrati, per reintegrare la quota glucidica. Poi si segue una fase di dieta metabolica vera e propria, che può protrarsi per molto tempo, a blocchi di cinque giorni di scarico e due di carico.
Il menu quotidiano
Secondo il menu giornaliero tipico di questo schema alimentare, si devono seguire tre pasti principali e due spuntini, uno al mattino e l’altro al pomeriggio. Ecco un esempio:
- colazione – tè o caffè senza zucchero, 3 fette biscottate integrali, uno yogurt magro;
- spuntino – un frutto a piacere;
- pranzo – 60 grammi di pane, 100 grammi di tonno all’olio d’oliva, 150 grammi di pomodori;
- merenda – una spremuta d’arancia non zuccherata e una mela;
- cena – passato di verdure, 100 grammi di arrosto, 200 grammi di bieta, 30 grammi di pane integrale.