Cambio dell’ora legale: conseguenze ed effetti sulla salute
L’interruzione del ritmo circadiano, ovvero del ciclo sonno veglia può predisporre maggiormente a soffrire di eventi cardiovascolari, quali infarto e ictus. Nelle prime due settimane del cambio dell’ora i mal di schiena risultano più frequenti perché riposando di meno la colonna vertebrale non si distenderà a sufficienza e quindi ciò determina un affaticamento dei muscoli che la sostengono. La questione è anche soggettiva nel senso che ognuno ha i suoi tempi di adattamento.
In particolare stando ai risultati di uno studio condotto dall’Università del Michigan, soprattutto per chi già soffre di patologie cardiache, spostare la lancetta avanti di un’ora aumenterebbe il rischio di infarto nei lunedì successivi al cambio dell’ora. I ricercatori hanno invece osservato che con il ritorno all’ora solare a fine ottobre si assiste a una riduzione del numero degli infarti registrati nei lunedì successivi sono pari al 21% in meno. In particolare l’aumento degli infarti si verificherebbe per i quattro lunedì successivi all’ora legale. L’aumento è pari al 24-25% rispetto a un giorno normale.