Pizza: tracce di bisfenolo nei cartoni: i rischi per la salute

La pizza rappresenta una delle eccellenze gastronomiche del nostro paese. Si tratta di un alimento che può rientrare anche nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia secondo i risultati di una inchiesta curata da Il Salvagente, il cartone della pizza utilizzato per il suo trasporto potrebbe contenere il bisfenolo A o BPA. Le analisi de Il Salvagente hanno evidenziato la presenza di tracce di bisfenolo A su 2 cartoni su 3 per la pizza in percentuali oltre i valori consentiti. Le tracce di questa sostanza chimica sono state rinvenute solo nei 2 contenitori prodotti all’estero che tuttavia verrebbero utlizzati anche in Italia. La nostra normativa in materia di sicurezza alimentare è molto stringente, in quanto prevede che i produttori utilizzino solo la cellulosa vergine per la produzione dei contenitori in cartone relativi agli alimenti.

Bisfenolo A: i pericoli per la salute

Il bisfenolo A (BPA), un noto interferente endocrino. In particolare l’alterazione dell’equilibrio ormonale indotto da questa sostanza potrebbe portare a patologie quali malformazioni genitourinarie, sterilità, obesità e tumori negli organi ormone-dipendenti come le mammelle. In effetti in base agli studi presenti nella letteratura medica su questo argomento, si sa che tale sostanza chimica influisce negativamente sulla funzione riproduttiva degli adulti ed anche sullo sviluppo neurologico dei bambini che ne siano entrati in contatto poco prima o poco dopo la nascita. Ci riferiamo però al Bpa con cui veniamo a contatto tramite l’alimentazione, in particolare attraverso il consumo di cibi in scatola. Le ricevute in carta termica rappresentano invece una fonte di contatto con questa sostanza meno studiata, ma la cui esposizione è altrettanto nociva, per cui particolarmente esposte a questo inquinamento da sostanza chimica risultano le persone che lavorano nei supermercati, ai bancomat e alle stazioni di servizio.