Non si danno pace i genitori della piccola
Chloe Hardy, una
bambina di 4 anni, spirata tra le loro braccia. La bambina prima del 14 marzo scorso, giorno in cui è accaduta la
tragedia, non aveva mai palesato alcun problema di
salute. La piccola si trovava nella sua casa di South Cave, nello Yorkshire, Regno Unito, e stava giocando con la sorella gemella Charlotte e con il fratello maggiore, di 7 anni. Improvvisamente è diventata palida e non riusciva più a respirare. I genitori hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma il suo cuore ha cessato di battere. Tutte le manovre effettuate purtroppo non hanno sortito effetto. Nei giorni precedenti la bambina aveva accusato di
sintomi influenzali e
raffreddore, che la mamma stava curando somministrandole delle medicine. Insomma non vi era alcun segno che facesse presagire questo tragico epilogo.
Così il papà ha raccontato quei drammatici momenti: “Chloe aveva avuto un po ‘di raffreddore. Mia moglie le stava dando delle medicine, lei non voleva, così si era alzata dalla sedia ed era corsa in camera sua. Mia moglie l’ha seguita, e ha visto che lei stava diventando blu, il suo cuore ha smesso di battere e se n’è andata in pochi secondi. Non ha nemmeno lottato per respirare, no stava soffrendo. È stato tutto istantaneo“.
