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Disturbi psicologici: cos’è la dismorfofobia o sindrome di Quasimodo

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Dismorfofobia o sindrome di Quasimodo
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Dismorfofobia o sindrome di Quasimodo

La persona che soffre della sindrome di Quasimodo nota anche come dismorfofobia, ha una errata percezione circa la presenza di un difetto fisico in realtà inesistente o considerato irrilevante dalla maggioranza delle persone. Consiste quindi in una percezione distorta e alterata del proprio corpo. Chi soffre di dismorfobia o vede dei difetti inesistenti oppure ingigantisce a dismisura qualche piccola imperfezione che tutti noi abbiamo.

Queste sono le parti del viso su cui i soggetti dismorfofobici proiettano le loro ossessioni: naso, capelli, pelle, denti oppure il viso nel suo complesso. Riguardo alle parti del corpo, la dismorfofobia di frequente riguarda la pancia oppure il seno.

La persona affetta da disturbo di dismorfismo corporeo si sente letteralmente perseguitata da questa propria presunta imperfezione, per cui cerca continuamente conforto e supporto da parte di familiari ed amici. Tuttavia difficilmente chi soffre di questo disturbo si lascerà convincere e rassicurare.

Dismorfobia: disturbo psicologico

La dismorfofobia è un disturbo dello spettro ossessivo-compulsivo che ha quale cifra distintiva il ripiegamento del soggetto sull’apparenza estetica. Soltanto un professionista esperto può diagnosticarla, in particolare dovrà tenere conto se il soggetto soffre di ossessioni relative al proprio aspetto estetico, che a loro volta generano dei comportamenti compulsivi. Un altro aspetto da valutare è se la dismorfofobia provoca disagi ed incide nelle attività della vita quotidiana. Il trattamento comprende una psicoterapia cognitivo comportamentale.

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