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Vampiri energetici esistono: cosa sono e come possiamo difenderci

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Vampiro energetico
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Vampiro energetico

I vampiri energetici esistono. Con questo termine non facciamo riferimento ai vampiri della cinematografia attinti dai romanzi su questo personaggio folkoristico che appartiene a varie culture, piuttosto i vampiri energetici sono quelle persone che letteralmente ci rubano la nostra energia vitale, irretendoci nei loro schemi mentali.

Vampiro energetico: definizione

Il vampiro energetico non è necessariamente una persona cattiva, ma è in ogni caso un individuo che che fa leva sulle fragilità emotive e mentali altrui, in quanto non è capace di affrontare con la giusta vitalità la vita quotidiana. Il vampiro energetico capta quindi una vulnerabilità altrui, può trattarsi di una carenza affettiva, di un desiderio e se ne nutre facendosi carnefice.

Vampiri energetici: come riconoscerli

La prima mossa è quindi di riuscire a smascherarli. I vampiri energetici sono soliti spossare le loro vittime. Ed in effetti la prima cosa da chiederci è se la relazione con questa persona è fonte continua di tensione, ansia, stress? Se la risposta è affermativa siamo riusciti a smascherare questo nostro persecutore. Il vampiro energetico attua un meccanismo psicologico preciso: si caratterizza per il pessimismo che lo porta a una visione cupa e fosca, e per un atteggiamento vittimista. In questo modo attira l’attenzione degli altri che provano ad aiutarlo. In realtà si tratta soltanto di un modo per succhiare la vostra energia vitale. Il vampiro energetico all’apparenza mostra un atteggiamenmto sicuro di sè, anche spavaldo: fa la voce grossa, impartisce ordini, è perentorio e asseverativo, ma in realtà questi atteggiamenti tradiscono al fondo una profonda insicurezza.

Vampiri energetici: come difenderci

I vampiri energetici sono persone che ci manipolano facendo leva sui nostri punti deboli, per cui arrivano a ricattare affettivamente le loro vittime. Per evitare che ciò accada, dovrete sempre mantenere la giusta distanza per non farvi coinvolgere da pessimismo e negatività. Se ci opponiamo con determinazione, respingere le loro manipolazioni non sarà difficile.

La figura del vampiro nella letteratura italiana

In Italia la figura del vampiro viene tratteggiata per la prima volta nel 1869 da Franco Mistrali nel romanzo Il vampiro che attinge a Byron e Polidori nel delineare la figura del vampiro quale creatura del male, decadente e maledetta che affascina. Nel 1864 lo “scapigliato” Emilio Praga pubblica Dama Elegante, in cui la seduzione femminile viene accostata a una sorta di incantesimo demoniaco. Arrigo Boito nel libro Re Orso, pone l’accento sull’aspetto simbolico del male in grado di possedere le menti delle persone.
Achille Torelli con Il giovane poeta e la Donna Vampiro del 1878 racconta di una donna che gode nell’esercitare il suo fascino erotico sull’amante, rendendolo succube delle sue grazie. Nel 1904 Luigi Capuana pubblica  Un vampiro romanzo dedicato a Cesare Lombroso, che risente del naturalismo quale corrente letteraria allora in voga e del positivismo nell’ambito delle scienze. Da ricordare una incurisone nel genere anche da parte di Tommaso Landolfi ne Il racconto del Lupo mannaro datato 1939. Nel secondo dopo guerra ricordiamo invece Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino pubblicato del 1973. In tempi più recenti Giovanni Fontana pubblica Le làmie del labirinto (1981). Interessante è l’opera L’ultima notte pubblicata postuma di Furio Jesi nel 1987, che tratteggia una figura originale di vampiro, un alieno che viene dallo spazio, estraneo a quello della tradizione.

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