Epatite C: meccanismo dell’infezione ed evoluzione
Il virus dell’epatite C attacca il fegato andando ad attivare il sistema immunitario, che però nella maggior parte dei casi non è in grado di eradicare l’ìnfezione, che pertanto evolve spesso in maniera silente anche per anni senza dare alcun segno di sè. In particolare solo il 20% dei soggetti infettati è in grado di eliminare il virus attraverso la risposta del sistema immunitario, nel restante 70-80% dei casi invece l’infezione tende a cronicizzare. Il virus determina la morte delle cellule del fegato, l’organismo per far fronte a questo danno produce un tessuto di cicatrizzazione che però a lungo andare va quasi a sostituirsi del tutto alla parte sana del fegato. Questo processo può portare alla cirrosi epatica. Esistono due fasi dell’epatite C. Una acuta quando l’organismo viene a contatto con l’agente patogeno da cui cerca di liberarsi con gli anticorpi del sistema immunitario. In questa fase pertanto possono comparire i sintomi che indicano questa infezione epatica, quali debolezza, stanchezza cronica, calo del desidero sessuale, inappetenza, dolori articolari e muscolari e nausea e quella cronica in cui l’infezione è silente e quindi non dando sintomi non è possibile fare una diagnosi per iniziare subito la cura. Per oltre un decennio l’epatite c è stata curata con interferone più ribavirina, terapia non priva però di effetti collaterali piuttosto consistenti.
Epatite C: nuove cure
Negli ultimi anni però il trattamento dell’epatite c si può dire che sia stato del tutto rivoluzionato grazie all’introduzione degli antivirali ad azione diretta. Questi farmaci hanno portato a tassi di guarigione prossimi al 100% permettendo il trattamento di tutti i pazienti anche con complicazioni, quali la cirrosi. L’interferone oggi non si usa più, mentre l’impiego della ribavirina è sempre più limitato solo a determinate tipologie di casi. Tra i farmaci più noti di recente introduzione ricordiamo il Sofosbuvir. Inoltre si attendono a breve nuove combinazioni per migliorare ulteriormente la terapia di questa malattia infettiva.