La storia dell’uomo che beve la sua urina: ecco perché lo fa

Fabian Farquharson è un uomo di 37 anni che ha una curiosa abitudine che ai più sensibili potrebbe suscitare un senso di ribrezzo. Stando a quanto si apprende, l’uomo ha dichiarato di bere tutti i giorni la sua urina perché lo renderebbe più intelligente. Di professione designer d’interni, l’uomo ha affermato di aver iniziato a bere le sue urine nel 2015, dopo averne saggiato i presunti effetti benefici sulla salute. Si tratta in ogni caso di una svolta globale della sua vita che ha preso avvio nel 2013 quando ha cominciato a cercare delle cure mediche alternative per alcuni problemi di salute. Così ha spiegato l’uomo: “Viaggiavo molto per lavoro e mangiavo cibo spazzatura: Burger King, McDonald’s, qualsiasi cosa che fosse conveniente. Avevo dolore allo stomaco e le ecografie non riuscivano a trovare un’ulcera o qualsiasi cosa che potesse spiegarlo, così ho iniziato a cercare online. Sono sempre stato interessato alla medicina olistica“. Ha poi precisato: “Ho fatto ricerche di medicine alternative quando ho letto dei benefici nel bere urina invecchiata. Ho sempre avuto una mentalità aperta su questo tipo di cose, così ho deciso di provarci e berla fresca. All’inizio aveva un sapore un po’ come la birra amara, era forte ma non era un sapore terribile e non ho avuto problemi a finire il bicchiere. Circa mezz’ora dopo cominciai a sentirmi incredibilmente bene, ero assolutamente pieno di energia. Ora non passerei mai un giorno senza e lo consiglierei a chiunque“. L’urina non è altro che il prodotto finale della secrezione del rene, ovvero è il modo attraverso cui eliminiamo dall’organismo prodotti metabolici, ad esempio le scorie presenti nel sangue. Berla significa quindi reintrodurre nel corpo questi prodotti di scarto, sovraccaricando il lavoro dei reni costretti nuovamente a filtrarli. Insomma difficilmente si potrebbe definire elisir di lunga vita.