I
cibi light sono consigliati a chi intende intraprendere una
dieta a causa del basso contenuto di
calorie, in quanto si rivelano utili nel controllo del peso. In realtà però le cose non starebbero esattamente così, ed anzi in alcuni casi potrebbero fare
ingrassare oltre che favorire altri problemi. Siamo abituati ad associarli a qualcosa di leggero,
senza grassi e
pochi zuccheri. Almeno questo è quanto possiamo leggere sulle etichette di questi prodotti. In particolare la regolamentazione a livello Ue a partire dal 2006 prevede che gli
alimenti light per potersi definire tali, il contenuto di grassi, di calorie o di zuccheri deve rappresentare
un terzo rispetto all’omologo originale. Ma se da un lato presentano una riduzione di
grassi e
zuccheri vi sono aggiunti
conservanti,
gelificanti e
addensanti per l’omogeneità. Inoltre contengono
aromi sintetici ed
edulcoranti. Gli edulcoranti in eccesso, possono essere causa di gonfiore addominale,
disturbi gastrointestinali e diarrea.
Cibi light: cosa dice uno studio
Stando infatti a uno studio pubblicato su Physiology & Behavior da Krzysztof Czaja dell’Università della Georgia, i cibi cosiddetti low fat è vero che non hanno grassi, ma contengono una quantità eccessiva di zuccheri. I ricercatori hanno messo a confronto i topolini alimentati con alimenti diet quindi poveri di grasso ma ricchi di zuccheri con altri topolini invece alimentati con una alimentazione equilibrata sia per quanto riguarda gli zuccheri che i grassi. Ebbene nonostante questi ultimi mangiassero cibi più grassi rispetto ai primi, le cavie nutrite con metà delle calorie consumate, accumulano la stessa quantità di grasso corporeo delle altre che invece seguono un regime dietetico equilibrato. Insomma una dieta che privilegi gli zuccheri rispetto ai grassi tende ad alterare il metabolismo, aumentando il rischio di diabete. Inoltre si genera un circolo vizioso, per cui si tende a mangiare di più proprio perché ci si sazia di meno.