Ernest Quintana, un uomo di
79 anni, ricoverato in un ospedale di Fremont, in
California, per una
gravissima crisi respiratoria, ha appreso che per lui non c’era più nulla da fare da un
robot. In quel momento era con lui la nipote Annalisa, la famiglia consapevole che per l’uomo non c’era più speranza, si avvicendava per stargli accanto. Un’infermiera ha quindi avvisato che presto sarebe entrato in stanza un
medico, ma in realtà al posto del dottore è entrato un robot. Sul monitor dello schermo è comparso il viso di un medico, che in contatto via skype con la stanza dove era ricoverato il paziente, gli ha comunicato la diagnosi infausta, per cui come riporta
Il Messaggero il paziente è stato informato che “stava morendo” e che “non sarebbe mai tornato a casa”. Di lì a poco, dopo qualche giorno l’uomo è morto. I fatti si sono verificati lo scorso 3 marzo. La nipote Annalisa che pensava che sullo schermo sarebbero apparsi i risultati delle analisi a cui è stato sottoposto il
nonno, ha attivato il cellulare, ma sul monitor si è materializzata invece la faccia di un medico che comunicava via Skype. A rendere la situazione ancora più drammatica il fatto che il nonno non sentiva bene le parole, per cui la nipote gliele ha dovute ripetere scandendole ad auna ad una. Così Annalisa ha spiegato al canale di notizie
Fox: “
Sono distrutta. Sapevo che stavamo perdendo mio nonno. Ma non mi sarei mai aspettata di non avere accanto il conforto di un medico, un essere umano. Una cosa così non dovrebbe succedere mai più, a nessuna famiglia”.
L’ospedale ha chiesto scusa alla famiglia, tuttavia pur ammettendo che si è trattato di una circostanza piuttosto insolita, ha anche sottolineato che: “Questa è una tecnologia che consente una conversazione dal vivo con il medico e la tecnologia è sempre accompagnata da un’infermiera o un infermiere che spiega come funziona“.