Ha annegato la
figlia di 3 anni nella vasca da bagno di casa. Questa terribile e raccapricciante storia arrriva da Fordingbridge, nel Regno Unito, dove Claire Colebourn, una
casalinga di 36 anni, avrebbe tenuto il capo della figlioletta Betahn di 3 anni sott’acqua fino a quando ha smesso di respirare. L’ha poi messa sul letto, dove è stata in effetti trovata dalla nonna il girono dopo con i capeli ancora bagnati. La
donna, di professione insegnante, era convinta che il
marito la stesse tradendo con una sua collega. Inoltre era persuasa che il marito la controllasse attraverso i Wi-fi e il pc e che avesse intenzine di presentare i documenti per il divorzio in quanto “non voleva Bethan nella sua vita”. La donna sembra che fosse letteralmente ossessionata da questo pensiero del tradimento, come dimostrerebbe, secondo i giudici il fatto che per giorni avesse cercato su
internet informazioni sulla
ex fidanzata del marito e notizie sul “suicidio” e “l’annegamento”. La corte di Winchester durante il processo ha chiarito che l’ultima volta che il padre ha visto sua
figlia sono andati al parco. In quell’occasione l’ha baciata e abbracciata prima di lasciarla alla madre. La donna, arrestata nel 2017 per l’omicidio della figlia di 3 anni, ha affermato che non voleva che soffrisse. Poi interrogata dai giudici ha ammesso: “Sono responsabile, Bethan è annegato perché ero lì, l’ho tenuta sott’acqua”. Il procesdo però non è ancora giunto a conclusione.