Tutto ha inizio nel 2013 quando Emma Fisk, Ackworth, nello Yorkshire, all’epoca ha 23 anni. La giovane ha crampi allo stomaco e un senso di malessere generale non attribuibile ad una causa precisa. I medici le diagnosticano soltanto una colite, tuttavia al suo gastroenterologo Emma rivela che va soggetta a continue perdite di sangue. A questo punto il medico le consiglia di fare un pap test. L’esame evidenzia la presenza di un carcinoma neuroendocrino al secondo stadio. Si tratta di una rara forma di tumore alla cervice. Inizia una lotta contro il tempo. Nei sei mesi successivi Emma affronta la radio e la chemioterapia, purtroppo i positivi effetti iniziali non trovano conferma nel lungo periodo. Il tumore così arriva allo stadio terminale. Emma ha perso la sua battaglia nel giugno del 2015, ma solo quest’anno la mamma ha trovato il coraggio per raccontare la vicenda di sua figlia al Sun. L’ha fatto per una ragione precisa: “Se oggi racconto la sua storia è per dire alle persone che quando si parla di salute non si può accettare un “no” come risposta. E che per quanto giovani, se compaiono dei sintomi, bisogna controllarsi. Se avesse scoperto prima la malattia, la mia bambina sarebbe ancora qui. Era una persona meravigliosa, non voglio che altri soffrano allo stesso modo“.
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