I ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Università di Milano hanno scoperto un insieme di geni la cui presenza permette di predire il rischio di metastasi nel tumore al seno. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista EBiomedicine. In particolare la conoscenza della firma molecolare delle cellule staminali del tumore al seno potrebbe dare la possibliità di mettere a punto trattamenti calibrati su misura per ogni singolo paziente sulla base dell’effettivo rischio relativo allo sviluppo di metastasi a distanza. Al momento sono in corso degli studi per validare l’efficacia clinica di questa firma genetica. Recentemente un gruppo di ricerca di Heidedlberg ha posto le basi perché in futuro la diagnosi di tumore al seno possa essere effettuata con un semplice prelievo ematico. I ricercatori hanno preso in esame un campione di 650 donne, di cui metà era malata, l’altra metà no. Secondo i ricercatori questo test avrebbe lo stesso grado di probabilità che è possibile ottenere con una mammografia. In ogni caso serviranno studi più ampi per valutare quanto questo test sia sicuro nella prassi. Inoltre non andrà a sostituirsi alla mammografia, che rimarrà l’esame indicato per la diagnosi di questa patologia tumorale.
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