La maggior parte delle
donne non è consapevole che le patologie cardiovascolari rappresentano la
prima causa di mortalità per il gentil sesso. Una maggiore informazione potrebbe quindi aumentare la consapevolezza nelle donne circa questo rischio, vantaggio non da poco considerando che l’80% degli
infarti potrebbe prevenirsi. A rendere noti questi dati è Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic), che ha annunciato la campagna informativa ‘Vivi con il Cuore’ che si propone di riconoscere e prevenire l’infarto nella donna. Sulla base di una indagine effettuata dalla Eikon Strategic Consulting, che ha analizzato un campione rappresentativo della popolazione italiana di età tra i 40 e i 70 anni, l’
infarto viene ritenuto un evento cardiovascoare che riguarda soprattutto gli uomini. Le donne invece ritengono che siano i
tumori a interessare maggiormente il loro sesso rispetto agli uomini. In effetti però non è così. Difatti solo il 21% pensa che la prima causa di mortalità per le donne siano le malattie cardiovascolari. Il 77% degli uomini in particolare ritiene che il rischio che possano essere colpiti da infarto sia molto maggiore rispetto alle donne. Il dolore al torace quale sintomo più importante dell
‘infarto viene riconosciuto da oltre il 70% del campione, anche se vi è scarsa informazione riguardo alla presenza di sintomi meno specifici. Infine sia uomini che donne vorrebbero essere maggiormente informati sui rischi cardiovascolari dal proprio medico di base, il 31% vorrebbe trovare notizie anche navigando in rete.