Stando a uno studio congiunto condotto dall’Università Statale di Milano, dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’uso dell’
aspirina potrebbe rivelarsi utile nell’impedire l’insorgenza dei
tumori. In particolare il noto farmaco da banco utilizzato per il trattamento sintomatico delle affezioni stagionali, quali ad esempio l’
influenza, che appartiene alla categoria dei Fans, farmaci antinfiammatori non steroidei, se assunta regolarmente per un periodo di almeno 6 mesi aumenta l’aspettativa di vita media dei pazienti affetti da
patologie tumorali della testa e del collo che non possono essere sottoposti ad intervento chirurgico. L’aspirina ha questo effetto in quanto inibisce la mutazione dell’oncogeni
PIK3CA, che risulta frequentemente alterato in questo tipo di patologia tumorale. Secondo i ricercatori, il
tasso di sopravvivenza passa dal 40 al 78%, quasi il doppio. L’
aspirina, secondo un meccanismo comune a tutti i farmaci Fans, avrebbe l’effetto di inibire la proliferazione delle
cellule tumorali agendo sulla
prostaglandina E2, una molecola infiammatoria che ha un ruolo in diversi tipi di tumore, impedendone o riducendone l’azione. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista
British Journal of Cancer.