Varicella: periodo di incubazione
Il periodo di incubazione in media dura 14-16 giorni: in alcuni casi però i sintomi possono presentarsi anche fino a 20 giorni dopo l’esposizione al contagio. La trasmissione può avvenire da 2 giorni prima a 6 giorni dopo la comparsa delle vescicole. Il contagio avviene tramite le goccioline infette emesse parlando, starnutendo o tossendo, o per il contatto con il liquido contenuto nelle vescicole.
La malattia generalmente presenta un decorso più aggressivo nell’adolescente e nell’adulto, e può portare a conseguenze gravi se infetta soggetti immunodepressi ad esempio persone sieropositive o sottoposte a chemioterapia o in cura con gli steroidi per l’asma o altre malattie ancora.
L’infezione produce immunità permanente in quasi tutte le persone che hanno un sistema immunitario nella norma, tuttavia il virus non viene eliminato del tutto, ma rimane latente nei gangli delle radici nervose spinali. In tal senso l’infezione può riattivarsi anche a distanza di decenni, dando luogo all’herpes zoster, noto popolarmente come “fuoco di Sant’Antonio”.
Varicella: sintomi
Generalmente la varicella tende a manifestarsi con i seguenti sintomi: mal di testa e malessere generale a cui segue la comparsa di pustole che interessano dapprima il viso e il torace per poi disseminarsi al resto del corpo. Le pustole sono pruriginose, per cui viene lo stimolo di grattarle, ma se lo si fa c’è il rischio di procurarsi segni permanenti.
Varicella: come si cura
Non esiste una cura specifica per la varicella, ma in ogni caso è possibile intervenire sui sintomi per attenuarli. In questo senso è utile il paracetamolo per diminuire la febbre e anche la somministrazione di un antistaminico per alleviare i pruriti e quindi lo stimolo a grattarsi nel piccolo paziente. Solo nei casi più gravi è possibile usare Aciclovir, un antivirale specifico che riduce i sintomi e la durata della malattia. La varicella può prevenirsi con la vaccinazione.