Secondo uno studio condotto dai ricercatori della University of California Berkeley, attraverso un apposito procedimento dal
lievito di birra sarebbe possibile produrre
cannabinoidi migliori rispetto a quelli presenti nella
marijuana. In particolare i ricercatori aggiungendo al lievito alcun enzimi, hanno trasformato lo
zucchero in Thc, uno dei maggiori principi attivi della
cannabis, e in CBD un metabolita che invece trova nella marijuana legale. L’utilizzo del lievito di birra per la produzione dei principi attivi della
cannabis avrebbe un costo decisamente inferiore rispetto alla
produzione di marijuana. Inoltre non si dovrebbero più coltivare le
piantagioni di cannabis, per cui si tratterebbe di una scelta che darebbe dei vantaggi anche sotto il profilo ambientale. I consumatori potrebbero quindi beneficiare di prodotti di eccellente qualità a prezzo contenuto. Ed in effetti stando a uno studio pubblicato sulla rivista
Addiction, condotto dall’Università di Bath e del King’s College di Londra, i danni che possono derivare dal consumo di
cannabis, sia quella in
erba che in
resina, sono in netto aumento in tutta Europa. Fondamentalmente ciò si deve all’aumento della quantità di
Thc presente (il delta-9-tetraidiocannabidiolo, principale componente psicoattivo della cannabis) e alla diminuzione del
cannabidiolo.