Una storia di orrore arriva dall’
Argentina: una
bambina di 11 anni è stata violentata dal
compagno 65enne della
nonna. I fatti si sono verificati a Tucuman, nel nord dell’Argentina. Stando a quanto si apprende, alla piccola è stato vietato di ricorrere all’
aborto, per cui si è vista costretta a dare alla luce il bambino con
parto cesareo. Il
neonato che pesa appena 600 grammi è stato messo in una incubatrice, ha poche possibilità di sopravvivere. Questo l’appello che la bambina ha rivolto ai giudici e ai medici: “Voglio che questa cosa che il vecchio mi ha messo dentro di me sia tolta”. In Argentina l’
aborto è legale quando la donna corre dei rischi o in caso di stupro. La bambina aveva espresso il proprio consenso all’
interruzione della gravidanza, tuttavia la tutrice della stessa era la nonna, a cui però è stata tolta la curatela. Ciò ha creato quindi una situazione di impasse, per cui la bambina si è vista costretta a portare avanti la gravidanza nonostante avesse espresso opinione contraria. Grazie alla pressione esercitata dai gruppi femministi il parto cesareo è stato praticato martedì scorso.