Mal di testa: quali sono le tipologie più comuni
La cefalea rappresenta il disturbo più comune. Colpisce circa il 90% delle persone. Nella maggioranza dei casi la cefalea si definisce primaria perché non è possibile individuare la causa precisa che ne è all’origine. Le cefalee secondarie riguardano invece una piccola percentuale di casi, quando il mal di testa si pone quale sintomo di altre patologie. Non vi è una cura definitiva per la cefalea, tuttavia l’utilizzo di farmaci analgesici, quali ad esempio ibuprofene, ibuprofene sale sodico, naprossene, anche se hanno u effetto solo sintomatico, riescono a migliorare la qualità della vita del paziente.
Tra le tipologie di mal di testa più diffuse rientra anche l’emicrania con aura. Riguarda circa il 30% dei pazienti con emicrania. I disturbi sono principalmente di natura visiva e si manifestano con flash o punti luminosi, macchie luminose o stelle. Nei casi più rari si assiste perfino a una parziale e momentanea scomparsa del campo visivo.
La cefalea tensiva invece è la cefalea primaria più frequente che interessa il 46% della popolazione. Si manifesta con dolore bilaterale di tipo gravativo costrittivo, ovvero viene descritto come una sorta di morsa che stringe o come un peso. L’attacco può durare dai 30 minuti ai 7 giorni. Non risultano chiari i meccanismi di base, l’ipotesi che riscuote maggiore consenso tra gli studiosi, è che possa avere un’origine multifattoriale. La terapia consiste nella somministrazione di farmaci analgesici e antinfiammatori, quali l’ibuprofene e il naprossene, che attenuano l’intensità degli attacchi. Le cefalee possono anche essere originate da patologie che riguardano la colonna vertebrale. Dato che i sintomi si prolungano per molto tempo, è suggeribile l’utilizzo di farmaci che esplicano un effetto analgesico continuato, come ad esempio il naprossene sodico.
Esiste poi una emicrania cronica. Si ha quando il mal di testa si manifesta da almeno 3 mesi per più di 15 giorni al mese. Al principio nasce come una emicrania episodica per poi diventare cronica. Alla base vi sono numerosi fattori di rischio, quali l’obesità, lo stress, l’ipertensione, disturbi del sonno, l’abuso di alcol, e un uso eccessivo di farmaci.
Cefalea: sintomi
La cefalea generalmente si manifesta con un dolore che comprende tutta la testa. Spesso ha natura transitoria. Nel caso di emicrania invece il dolore si riferisce solo a metà del cranio. Altri sintomi riguardano il fastidio all’esposizione alla luce e al rumore. Nei casi più acuti possono manifestarsi anche nausea e vomito.
Riguardo alle terapie si utilizzano soprattutto i farmaci analgesici per automedicazione, quindi i fans e l’acido acetilsalicilico, la comune aspirina. Naturalmente se gli episodi di cefalea tendono a a presentarsi frequentemente nel tempo, è opportuno consultare un medico per accertare le cause e quindi eleggere la terapia più indicata.