Anche l’acqua è molto importante per garantire un buon livello di idratazione, perché con l’aumento delle temperature anche gli occhi vanno incontro a fenomeni di dsidratazione. In caso di disdratazione dell’occhio potrebbero accompagnarsi fenomeni specifici, in particolare a carico del corpo vitreo, il liquido gelatinoso che riempie il bulbo oculare: i corpi mobili vitreali potrebbero apparire come mosche volanti (miodesopsie).
Perché gli occhi si arrossano al mare?
La ragione per cui gli occhi si arrossano con maggior facilità al mare è dovuta a una maggiore evaporazione del film lacrimale. Le radiazioni ultraviolette possono provocare anche una congiuntivite (che può avere anche un’origine virale) e persino una cheratite attinica. Inoltre se si fissa a lungo il sole vi è il rischio di contrarre la cosiddetta “maculopatia fototraumatica”: molto spesso i danni sono irrimediabili e consistono in una perdita temporanea o permanente della visione centrale (ad esempio una macchia al centro del campo visivo perché la retina è stata danneggiata).
Nel caso di una eccessiva esposizione alle radiazioni solari la prima zona a risentirne è la cornea, la prima struttura che vi viene in contatto. I danni potrebbero procurare una (fotocheratite), negli anni l’assorbimento delle radiazioni solari può portare un danneggiamento del cristallino con la perdita di trasparenza che porta alla cataratta. I danni invece provocati alla retina dalle radiazioni ultraviolette sono in larga misura irrimediabili.
Occhi rossi al mare: rimedi
Se gli occhi si arrossano, la prima cosa da fare è di sciacquarli con acqua dolce (se si indossano lenti a contatto bisogna prima toglierle) e usare le lacrime artificiali per mantenere un’adeguata stabilità del livello del film lacrimale.
Nel caso di bagno in mare, se si accusano quindi irritazioni all’occhio, è meglio indossare gli occhialini o la maschera. Una volta usciti dall’acqua, si potrebbero instillare delle lacrime artificiali per mantenere la superficie corneale ben idratata. In ogni caso se il disturbo non tende a diminuire e a sparire, sarà bene consultare uno specialista.