Influenza: l’andamento della stagione influenzale
L’arrivo del picco stagionale è più vicino. In particolare stando al bollettino settimanale dell’Influnet, il Sistema di sorveglianza integrata dell’influenza dell’Istituto Superiore di Sanità, tra il 21 e il 27 gennaio del 2019 circa 725mila persone sono state colpite dal virus influenzale. I casi riguardano soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni di età, rispetto a cui si è assistito all’aumento dell’incidenza da 28 a 37 casi ogni 1000 assistiti. Il livello di incidenza nel nostro paese è pari a circa 12 casi ogni 1000. Dall’inizio della sorveglianza epidemica si sono registrati circa 3 milioni e 605 mila casi nel nostro Paese. Da ottobre ad oggi sono morte 39 persone, già minate da patologie pregresse, a causa di complicanze derivanti dal virus influenzale, 191 le persone ricoverate in terapia intensiva, tra cui 4 donne in gravidanza. Le persone decedute e i casi gravi si sono verificati nei soggetti di età superiore ai 50 anni e l’84% non si era vaccinato. Fabrizio Preglaisco, virologo direttore sanitario dell’Ircss Galeazzi di Milano, sottolinea che: “La virulenza è dovuta alle due varianti A/H1N1 e A/H3N2: era previsto e per questo sono presenti nel vaccino. Nella settimana in arrivo potremmo arrivare a 5 milioni di pazienti, preparandoci al picco. Vale a dire che, a fine stagione, potremmo superare il record dello scorso anno quando, con 9 mila malati complessivi, registrammo la peggiore stagione degli ultimi 15 anni”. Ed ancora spiega che come sempre a fare la differenza saranno i bambini: “Sono i più piccoli a portare il contagio in famiglia solitamente il picco avviene prima, con le vacanze di Natale, ma quest’anno il clima mite ha posticipato tutto. Ora con il freddo e il maltempo il picco è inevitabile. Resteremo alle prese con l’ influenza almeno per tutto il mese di febbraio, per poi vederla scemare”. ma come difenderci dal virus influeznale? Nella maggior parte dei casi si guarisce spontaneamente. Nel caso in cui si verifichino delle complicanze, la più frequente è la polmonite. Il contagio può prevenirsi osservando semplici norme igieniche: ad esempio lavandosi spesso le mani, evitando i luoghi chiusi e affollati, vestendosi a più strati per evitare gli sbalzi di temperatura. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nel prevenire l’influenza. In questo senso va privilegiato un regime dietetico a base di frutta e verdura di stagione. Per attenuare la febbre e i sintomi che ci debilitano maggiormente quali raffreddore, tosse, mal di gola, spossatezza, possono andare bene gli antipiretici, quali il paracetamolo e l’acido acetilsalicilico (aspirina) secondo le indicazioni del medico curante o le modalità di somministrazione indicate sulla confezione. Per lenire gli altri sintomi si può ricorrere invece ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). I farmaci antivirali invece si rivelano utili ad attenuare la sintomatologia e quindi accelerano il processo di guarigione. Ricordiamo che per essere efficaci vanno assunti entro 48 ore dall’esordio della sintomatologia e sono indicati per il trattamento dell’influenza vera e propria e non di sindromi parainfluenzali. Tra i rimedi naturali invece per diminuire i sintomi suggeriamo i classici consigli della nonna: suffumigi o vapori caldi che servono a liberare le vie aeree ostruite dall’infiammazione. Ed ancora sempre per liberare le vie aree ostruite dal muco si può ricorrere a un impacco con unguento balsamico sul torace. Sono da considerare efficaci anche i risciacqui della bocca con colluttori antisettici e antinfiammatori per ridurre l’infiammazione. Tra i rimedi naturali per attenuare i sintomi dell’influenza suggeriamo di ricorrere al decotto di zenzero che può essere utile anche in caso di cattiva digestione.