Alessandro Magno: secondo un nuovo studio morì sepolto vivo

Secondo Edgar Allan Poe essere sepolti vivi rappresenterebbe una delle più grandi paure dell’uomo. Non è difficile concordare con l’opinione dello scrittore. In effetti questa morte orribile sarebbe toccata ad Alessandro Magno passato a miglior vita nel fiore degli anni ad appena 32 anni, nel 323 avanti cristo. Ne è convinta la professoressa danese Katherine della Scuola di Medicina “Dunedin” presso l’Università di Otago.

Alessandro Magno: nuova ipotesi sulla morte

Secondo le le ipotesi più accreditate, il grande condottiero macedone sarebbe morto o per una infezione, o per alcolismo, oppure ucciso. Secondo invece la ricercatrice danese, Alessandro Magno sarebbe morto a causa della sindrome di Guillain-Barré Syndrome trasmessagli da una infezione da Campylobacter pylori. In appena 6 giorni questa rara malattia provocata da una reazione autoimmunitaria lo avrebbe reso incapace di camminare, parlare e infine di respirare. D’altronde 6 giorni dopo la morte, il suo corpo non mostrava ancora alcun segno del processo di decomposizione. Questa circostanza depone a favore della tesi della ricercatrice. Gli antichi greci invece lo interpretarono come un segno che stava a dimostrarne la divinità. L’articolo è reperibile  sulla rivista The Ancient History Bulletin.