Tra 500 anni risultati dell’esperimento
L’idea di questo esperimento unico nel suo genere è venuta in mente al ricercatore Charles Cockell, che ha sigillato in 800 fiale di vetro i batteri. I microrganismi verranno sottoposti ad analisi a scadenze prestabilite per valutare la loro resistenza e i danni accumulati nel Dna. I batteri essiccati appartengono al genere Chroococcidiopsis e al Bacillus subtilis. La ricerca prevede che le spore verranno analizzate ogni 2 anni per i primi 24 anni. Successivamente si passerà a intervalli di 25 anni fino al termine previsto per il 2514. I ricercatori hanno affermato che:”Dopo i primi due anni non abbiamo rilevato riduzioni significative della vitalità delle spore”. Molte restano ancora le domande sui batteri, a cui i ricercatori proveranno a rispondere con questo esperimento. Una fra queste è la seguente: quale funzione matematica è in grado di descrivere il tasso di mortalità dei batteri sul lungo periodo? Ma una ulteriore sfida consiste nel portare avanti l’esperimento in sè, che in 500 anni vedrà avvicendarsi generazioni su generazioni e chissà quanti altri cambiamenti ci saranno ancora. Per evitare che questo patrimonio informativo, che man mano andrà accumulandosi, possa disperdersi, una copia sperimentale del materiale è conservata presso il Natural History Museum di Londra. Le istruzioni, che sono sia scritte che elettroniche, ogni 25 anni andranno copiate e quindi aggiornate sulla base degli sviluppi tecnologici e linguistici.