Batteri nel corpo umano: il nuovo censimento
I ricercatori hanno passato in rassegna quasi 10mila campioni di batteri prelevati da tutti i continenti. In particolare hanno utilizzato, oltre che le analisi genetiche e microbiologiche, anche i big data. In tal modo è stato possibile catalogare oltre 150mila genmi batterici. In particolare Segata spiega che con questo studio sono riusciti ad individuare quasi 5 mila specie che catalogano gli oltre 154 mila genomi ricostruiti e descrivono il microbioma umano al variare di età, distretto corporeo, dieta, stato di salute. Dalla ricerca è stata evidenziata una differenza tra le popolazioni non occidentali, quali ad esempio quelle sudamericane e sudafricane, riguardo all’esistenza di specie batteriche che risultano più rare nei Paesi indistrializzati. Secondo gli autori della ricerca, ciò potrebbe derivare dagli stili di vita, in particolare dalla dieta differente e dal diverso utilizzo degli antibiotici. Il microbioma umano, costituito da tutti i batteri che popolano l’organismo, svolge un ruolo protettivo della salute umana, in quanto consente all’organismo di assimilare molecole non reperibili con l’alimentazione e rafforza il sistema immunitario, ponendosi come barriera nei confronti dei microrganismi portatori di infezioni.