Luce blu: gli effetti sulla pressione arteriosa
I ricercatori hanno esposto 14 volontari a 30 minuti di luce blu con una dose pari a circa 450 nanometri, che può paragonarsi a quella che assorbiamo esponendoci al sole durante una giornata. La ricerca ha posto in evidenza che l’esposizione alla luce blu ha diminuito significativamente la pressione dei volontari di quasi 8 mmH mentre la luce di controllo non ha prodotto alcun effetto. Inoltre è stato osservato anche il miglioramento di alcuni indicatori di rischio cardiovascolare, tra cui la riduzione della rigidità delle arterie e il rilassamento dei vasi sanguigni. Nello specifico i ricercatori hanno messo in evidenza che la luce blu aumenta la concentrazione di ossido nitrico, un potente vasodilatatore. Dallo studio è emerso che la luce blu ne favorisce la sintesi. Inoltre la riduzione della pressione ottenuta con l’esposizione alla luce blu può mettersi a paragone dei risultati conseguiti da alcuni farmaci negli studi clinici. Così ha dichiarato Christian Heiss, professore di Cardiovascular Medicine presso l’Università del Surrey: “L’esposizione alla luce blu fornisce un metodo innovativo per controllare con precisione la pressione sanguigna senza farmaci. Sorgenti indossabili di luce blu potrebbero rendere questa terapia continua e pratica per il paziente. Ciò potrebbe essere di aiuto in particolar modo per coloro che non riescono a controllare bene la pressione con i farmaci, per esempio gli anziani”.