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L’ordinanza anti-cattiveria del sindaco di Luzzara

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Divieto cattiveria
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Divieto cattiveria

Andrea Costa, sindaco di Luzzara, ha emesso un’ordinanza anti-cattiveria. In particalare si vieta “ogni esibizione di rancore o rabbia, sia essa perpetrata verbalmente“, nei luoghi pubblici, “o nelle piazze virtuali della Rete”, che abbiano per scopo “l’offesa di singoli o gruppi di persone”, e “ogni forma di violenza“. La notizia è stata riportata da ilfattoquotidiano.

Luzzara: l’ordinanza del sindaco contro la cattiveria

Questa la motivazione sottesa che ha spinto il sindaco al provvedimento: “C’è un’urgente necessità, davvero, di arginare la deriva che sta prendendo il nostro Paese, c’è bisogno di fertilizzare un terreno culturale, per tenere insieme la nostra comunità“. In caso di trasgressione dell’ordinanza in vigore da oggi a Luzzara, non si prevede alcuna multa in denaro, bensì delle sanzioni culturali. I disobbedienti incivili dovranno quindi leggersi testi fondanti a base della convivenza civile quali “la lettura della Costituzione”, o “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jalloun, “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar o “Il presente non basta” dell’ex rettore dell’Unibo Ivano Dionigi. Questa educazione culturale passerà anche per la visione di film quali “La vita è bella” o di “Quarto potere”, “Philadelphia” o “Inside out”, oppure la visita la visita a luoghi della memoria come l’Ossario di Solferino e il campo di concentramento di Fossoli, e di di una rappresentazione teatrale a scelta fra Edipo Re, Medea, Sogno di una notte di mezza estate, Sei personaggi in cerca d’autore. In particolare il sindaco nell’ordinanza invita: “ogni cittadino di Luzzara o ogni persona che dovesse transitare sul territorio comunale a segnalare la violazione di tale divieto, opportunamente segnalandolo alla scrivente autorità attraverso la casella di posta elettronica stopcattiveria@comune.luzzara.re.it fornendo le prove per quanto possibile della violazione (screenshot di pagine web, foto di messaggi pubblici, registrazioni audio e video, la testimonianza da parte di più soggetti che accreditino la violazione”. L’iniziativa senz’altro orignale e insolita da parte del primo cittadino di Luzzara che ha suscitato l’approvazione anche di altri sindaci, sta facendo molto discutere in rete.

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