Diminuire il consumo di carne rossa fa bene alla salute e salva l’ambiente
In particolare sostiene che il 2,4% dei decessi si potrebbe evitare in tutto il mondo se si riducesse il consumo di carne. Nei paesi più ricchi, questa percentuale arriverebbe al 5%. Ma oltre che sulla salute, la carne rossa ha anche un notevole impatto ambientale: basti pensare che la produzione di carne da manzo è responsabile del 40% delle emissioni di gas serra derivante dal cibo. Oltre a ciò, tenendo conto dell’aumento demografico della popolazione mondiale che verso il 2050 raggiungerà i 50 milioni di abitanti, il direttore generale del WEF Dominic Waughray sottolinea che: “sarà impossibile soddisfare in modo sostenibile la futura domanda mondiale di carne”. L’aumento del consumo di proteine alternative alla carne, ad esempio fagioli, micoproteine e piselli potrebbero aiutare a diminuire i tassi di mortalità fino al 7%. L’obiettivo è quindi di migliorare la salute e salvaguardare il pianeta senza andare ad eliminare totalmente la carne, che soprattutto nei paesi a basso reddito fornisce elementi preziosi per la salute, quali il ferro. L’obiettivo a cui tendere è di utilizzare produzioni innovative e di adottare uno stile alimentare corretto che sia quanto più vario e bilanciato. In questo senso le migliori alternative alle proteine animali secondo il Wef, sono costituite dai piselli, fagioli e micoproteine, sostanze derivate dai funghi, che possiedono oltre all’ottimo contenuto di proteine, anche le fibre.