Erba gatta: ecco di cosa si tratta
L’erba gatta, nota come Nepeta cataria, è conosciuta per gli effetti euforizzanti e inebrianti che produce nei felini, in quanto contiene una sostanza chiamata nepetalattone, appartenente alla classe degli iridoidi, che risulta molto simile ai feromoni che producono questi animali. Si tratta in realtà di una sostanza che risulta presente anche in altre piante, tra cui i chiodi di garofano, la cannabis e lo zenzero. Nel caso dell’erba gatta, a differenza delle altre piante, gli enzimi si formano nel corso di un processo a due fasi. I ricercatori spiegano che: “Un enzima attiva un composto precursore che viene poi afferrato da un secondo enzima per produrre la sostanza di interesse. Questo processo in due fasi non è mai stato osservato in precedenza e i ricercatori si aspettano anche che qualcosa di simile si verifichi nella sintesi di farmaci anti-cancro vincristina e vinblastina pervinca del Madagascar, Catharanthus roseus, e altrove in oliva e bocca di leone“. Pertanto l’obiettivo dei ricercatori è di riuscire ad utilizzare questi meccanismi scoperti, per mettere a punto composti che possano rivelarsi utili nel trattamento di malattie come il cancro.