La foto pubblicata sui social
L’attivista per diritti umani Eddie AlArab, ha pubblicato sui social la foto della scatola contenente la piccola, suscitando negli utenti in rete una profonda indignazione nei confronti dei medici e delle autorità locali. Così scrive l’attivista: “quando la coscienza muore sparisce l’umanità… Chi potrebbe mai permettere che un neonato venga consegnato ai genitori in questo modo dopo nemmeno un ora dalla sua nascita… La corruzione in Libano colpisce ogni legge legata alla dignità“. Dopo la foto pubblicata sui social, l’ospedale libanese si è giustificato asserendo che si tratta del rispetto di una procedura standard che si adotta per i genitori che non possono permettersi una bara: “Quando un bambino muore e i genitori non hanno una bara, dobbiamo consegnarlo dentro una scatola, non possiamo lasciarlo nel lenzuolo. Questa è la prassi e non vale solo per il Libano, succede in tutti gli ospedali del mondo“.