In base ai risultati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), risulta che nelle città monitorate (1600 città in 91 Paesi) circa la metà degli abitanti è esposta a un livello di inquinamento atmosferico 2 volte e mezzo oltre rispetto ai limiti di soglia raccomandati. Solo il 12% delle persone vive invece in città dove la qualità dell’aria rispetta i limiti degli inquinanti previsti dall’OMS.Inoltre da questa analisi emerge anche che l’inquinamento di città già precedentemene monitorate è aumentato in quest’ultima rilevazione.
L’inquinamento delle città in effetti dipende da molti fattori, tra cui la dipendenza dai combustibili fossili, la presenza di centrali elettriche a carbone, l’eccessivo uso delle automobili per il trasporto privato, uno spreco di energie negli edifici e l’utilizzo di biomasse per cuocere i cibi e riscaldarsi.
In realtà però questo quadro può essere invertito valorizzando le energie rinnovabili, che rappresentano la risposta migliore all’inquinamento.
D’altronde l’inquinamento dell’aria, come sottolinea l’OMS, rappresenta un grave rischio per la salute e solo nel 2012 3,7 milioni di persone di età inferiori a 60 anni sono decedute a causa di patologie riconducibili allo smog. In particolare l’inquinamento aumenta l’incidenza delle malattie respiratorie e cardiache oltre che il cancro ai polmoni.