Andrea G. Pinketts: i libri
Questi i suoi titoli principali: ‘L’Assenza dell’Assenzio’ (Mondadori), ‘Il senso della frase’ (Feltrinelli) e ‘Lazzaro vieni fuori’ (Feltrinelli). Nel 2016 scrive ‘La capanna dello zio Rom’ (Mondadori), che per l’ultima volta vedeva protagonista la sua creatura investigativa, Lazzaro Santandrea. Pinketts rappresentava senz’altro un personaggio singolare nel panorama della letteratura e con i suoi attegiamenti era riuscito a crearsi l’immagine del bohémien, dell’artista maledetto dei nostri tempi. L”ex direttore di un night milanese, riguardo alle sue abitudini di scrittura ricorda che: “Scriveva solo nei locali anzi, solo al Trottoir, dove, non si sa come, nonostante i drink trangugiati, la penna con cui scriveva in prima stesura i suoi romanzi scorreva attenta e veloce, tanto da essere divenuto famoso per uno stile che giocava continuamente con le parole“. Inoltre l’immancabile sigaro, un “toscano” assieme alle donne a cui piaceva molto, sono state la sua più grande passione. Pinketts è stato anche un giornalista d’inchiesta: basti pensare alla ‘settimana da clochard’ per Esquire, o quando infiltrandosi nella setta dei ‘Bambini di satana’ ha provato a far luce su una vicenda dagli aspetti torbidi e ambigui. Ed ancora ha indagato sul Mostro di Foligno. I suoi atteggiamenti, il suo vestiario e frasario suggerivano un uomo d’altri tempi, capace di insinuare la possibilità di una lettura stravagante, divergente e originale della realtà, fuori dagli schemi convenzionali. Vi lasciamo col suo ultimo video pubblicato su You Tube appena due settimane fa.