I risultati preliminari dello studio australiano
I ricercatori del Baker Heart and Diabetes Institute di Sydney hanno preso in esame due gruppi di topi per studiare gli effetti del sale. Al primo sono stati somministrati cibi ricchi di cloruro di sodio in dosi pari a 12 grammi al giorno per l’uomo. Al secondo gruppo invece è servito da gruppo di controllo, per cui la dieta non aveva alcuna specificità. Al termine di tre mesi, i ricercatori hanno scoperto che i topi relativi al primo gruppo presentavano un sistema immunitario iperattivo che produceva una quantità eccessiva di globuli bianchi. Nell’esaminare le ossa, le hanno trovate piene di buchi. Ma come si può spiegare tutto ciò? Le cellule staminali che si trovano all’interno del midollo osseo producono i globuli bianchi. Nel caso di produzione eccessiva, i globuli bianchi possono andare ad ostruire i vasi sanguigni e quindi portare a un aumento della pressione sanguigna. Pertanto lo studio spiegherebbe perché il sale, al pari di altri fattori quali ad esempio il gelo, possa rappresentare un rischio per la salute cardiovascolare. Tuttavia è opportuno precisare che si tratta soltanto di uno studio preliminare che non ha ancora ricevuto pubblicazione su riviste scientifiche.