Freddo: perché fa male al cuore
Gli esperti sottolinano che: “I rischi d’infarto aumentano fino al 34%. Mentre l’aumento di 8 gradi della temperatura riduce infatti il rischio d’infarto del 3%. Meglio poi proteggersi dai malanni invernali, perché le infezioni respiratorie aumentano fino a 6 volte il pericolo di andare incontro a un attacco cardiaco“. In particolare il freddo può fare male in quanto può determinare una restrizione delle coronarie e delle arterie periferiche. Inoltre influenza anche la pressione che tende a salire. Va poi tenuto conto che il freddo aumenta la viscosità del sangue e quindi aumenta il rischio di infarto e ictus. Per difenderci dalle conseguenze pericolose del freddo sulla nostra salute, dobbiamo evitare gli sforzi fisici e non esporci a bruschi cambi di temperatura, ad esempio passare dal caldo al freddo. Anche la dieta può fornirci un aiuto, in questo senso sono consigliati gli alimenti ricchi di carboidrati e zuccheri. In particolare poi stando auno studio condotto dall’Università di Manitoba a Winnipeg, Canada, le basse temperature inciderebbero sul rischio di una particolare forma di infarto nota come STEMI. Stando a questo studio, all’abbassamento della temperatura di 10 °C è associato un aumento del rischio di STEMI pari al 7%.