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Tumori, tra 30 anni sconfitti con l’immunoterapia: parola di premio Nobel

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Ricerca medica
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La chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia rimangono i tre capisaldi nella lotta i tumori, tuttavia tra trent’anni a queste opzioni potrebbe aggiungersene un’altra già molto promettente: l’immunoterapia attraverso cui lo stesso organismo con la stimolazione del sistema immunitario è in gardo di combattere le cellule tumorali. Tra 30 anni in particolare ogni forma tumorale potrà essere curata grazie all’immunoterapia. Ad esserne convinti Tasuku Honjo, dell’Università di Tokyo, e lo statunitense James P. Allison, dell’Anderson Cancer Center, premiati col Nobel per la Medicina nel 2018.

Immunoterapia: la strada più promettente per la cura del cancro

Dopo un primo incontro in Texas nel 1982, i due ricercatori hanno intrapreso strade diverse per la cura dei tumori, tuttavia grazie ai risultati ottenuti con le loro ricerche  progressi delle loro ricerche, i medici dispongono di una opzione terapeutica in più per la cura del cancro cancro dopo la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. A proposito dell’immunoterpia Honjo ha dichiarato che :“Sono quasi sicuro che entro il 2050 tutte le forme di tumore potranno essere sconfitte con l’immunoterapia”. Ed ha aggiunto :”Se non riusciremo a eliminare tutti i tumori, potremo comunque riuscire a bloccarli, impedendo loro di continuare a crescere”. Già a partire dagli anni 90′ Hallison ha scoperto la proteina chiamata CTLA-4, che si esprime sulla superficie dei linfociti T., Honjo invece sempre negli anni 90′ la proteina PD1. L’immunoterapia per il momento va ad aggiungersi alla radioterapia e alla chemioterapia. I due premi Nobel tuttavia ritengono di aver trovato la chiave per la sconfitta definitiva dei tumori, in quanto: “il sistema immunitario è la chiave della battaglia contro il cancro”.

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