Un batterio della pelle innocuo può diventare fatale dopo un’operazione chirurgica
Questo batterio presente sulla pelle raramente arriva all’attenzione dei medici in quanto si ritiene che rientri nei rischi di un intervento chirurgico. Meriterebbe invece maggiore attenzione in quanto rientra nella stessa famiglia dello Staphylococcus aureus, un batterio che non risponde alla meticillina. I ricercatori hanno prelevato dei campioni dai pazienti che avevano sviluppato una infezione dopo aver subito un intervento chirurgico confrontandoli con quelli dei volontari sani. I ricercatori hanno identificato 61 geni non presenti nei batteri dei volontari in salute. Tali geni faciliterebbero la diffusione dei batteri nel sangue, renderebbero inefficace la risposta del sistema immunitario, e il biofilm li renderebbe resistenti alle infezioni. I ricercatori spiegano che: “Le infezioni post-chirurgiche possono essere incredibilmente gravi e possono essere fatali quindi credo che dovremmo fare di più per ridurre il rischio, indirizzando i pazienti più a rischio a una profilassi più accurata prima di procedere con l’intervento chirurgico“. Inoltre: “Se non facciamo nulla per tener e sotto controllo questo batterio, il rischio è che questi geni che causano malattie possano trovare maggiore diffuzione, col risultato che le infezioni post-operatorie che causano resistenza agli antibiotici potrebbero diventare ancora più comuni“.