Dallo scorso agosto non è più reperibile nelle farmacie il Questran, un farmaco fondamentale utilizzato dai pazienti malati di morbo di Crohn. L’Aifa, l’Associazione italiana del farmaco, ha spiegato che la carenza nel reperire il farmaco nasce da un problema legato alla fornitura del principio attivo. Il problema in ogni caso dovrebbe risolversi entro il 28 febbraio del 2019. Nel frattempo però persiste il problema per i pazienti che rimangono orfani di questo farmaco. In questo senso L’Aifa suggerisce di farsi prescrivere dal medico di famiglia un farmaco alternativo oppure di chiedere a una struttura sanitaria di comprarlo all’estero, ma anche in tal modo non si supera l’ostacolo della irreperibilità perché in commercio non vi sono farmaci che abbiano caratteristiche analoghe al Questran, per cui neanche fuori dall’Italia è possibile trovarlo. Margherita Guasparini, una paziente di Lucca, così ha raccontato: “E noi come facciamo intanto? Un farmaco alternativo non esiste, lo dicono gli stessi medici. Specialmente per noi che siamo stati operati di Morbo di Crohn quella bustina di medicinale è fondamentale. Senza quel farmaco siamo come invalidi, siamo costretti a stare chiusi in casa perchè abbiamo bisogno continuo della toilette”. Il morbo di Chron è una malattia cronica infiammatoria autoimmune che può andare ad interessare anche lo stomaco oltre che l’intestino. La scoperta di questo morbo si deve al medico americano Burrill Bernard Crohn nel 1932. In Italia ne risultano affette circa 100mila persone. La fascia di età più colpita va dai 15 ai 25 anni. A tutt’oggi le cause, nonostante le varie ipotesi formulate, rimangono sconosciute. In particolare però il fumo di sigaretta e la familiarità costituiscono importanti fattori di rischio.
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