Influenza: le stime degli esperti
Massimo Andreoni, Docente di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma e Direttore Scientifico Simit, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, precisa che nel nostro paese:“L’attività dei virus influenzali è ai livelli di base e quindi siamo all’inizio dell’epidemia influenzale”.
Per quanto riguarda invece l’incidenza dei casi nell’ultima settimana, spiega che: “In particolare, nell’ultima settimana di ottobre l’incidenza totale è stata pari a 1,17 casi per 1000 persone. Il numero di casi stimati in questa ultima settimana è stato pari a circa 71mila, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 125mila casi. In questo momento è difficile stabilire quanti saranno i casi certificati di influenza quest’anno, ma probabilmente non si discosteranno da quelli dello scorso anno che sono stati più di tre milioni“.
Influenza e antibiotici: un connubio poco felice
Quando si ha l’influenza si tende spesoa fare ricorso a un uso massiccio degli antibiotici. In realtà gli antibiotici di per sè sono del tutto inefficaci contro i virus e quindi non hanno effetto neanche contro l’influenza che è una malattia virale. In caso di influenza possono essere utilizzati quando il virus ha spianato la strada anche a una infezione batterica. In questo senso così spiega Andreoni: “Va ricordato che l’influenza è una malattia virale e pertanto gli antibiotici, che sono attivi contro i batteri, non hanno alcuna indicazione. Quindi solo nei casi complicati e dietro indicazione medica possono essere utilizzati. In tutti gli altri casi i farmaci da utilizzare sono anti-infiammatori delle prime vie aeree e antipiretici”. Infine l’esperto sottolinea l’importanza della vaccinazione che: “rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza: il vaccino è indicato per tutti i soggetti sopra i 6 mesi di età. La protezione si realizza due settimane dopo l’inoculazione e perdura per 6-8 mesi, quindi è necessario sottoporsi a vaccinazione all’inizio di ogni nuova stagione influenzale. In questi giorni diventa perciò “fondamentale che le persone a maggior rischio, in particolare gli anziani, eseguano la vaccinazione per trovarsi protetti nelle prossime settimane, quando ci sarà la massima circolazione dei virus influenzali“.