Un mini cerotto medicato che rilascia farmaci direttamente nell’occhio per il trattamento di patologie, quali il glaucoma e la maculopatia. Il dispositivo medico è stato realizzato dalla Nanyang Technological University di Singapore. Nello specifico tale dispositivo che non supera qualche millimetro di grandezza viene applicato direttamente sulla superficie della pupilla, come se si trattasse di una lente a contatto. Speciali micro-aghi morbidi rilasciano lentamente il farmaco all’interno dell’occhio per poi dissolversi una volta completata la somministrazione. Il cerotto è stato sperimentato su topolini affetti da una patologia della cornea, che comporta un difetto di vascolarizzazione. Il cerotto contenente il farmaco con l’anticorpo DC101 ha ridotto dell’80% l’area neovascoarizzata. Risultati di gran lunga inferiori si sono ottenuti somministrando lo stesso farmaco sotto forma di collirio a dose molto più elevate. Il prossimo obiettivo sarà quindi testare l’efficacia del cerotto su pazienti umani. L’utilizzo di questo dispositivo potrebbe permettere di trattare in maniera più efficace patologie gravi dell’occhio, quali la maculopatia e il glaucoma. Per la cura delle stesse si fa ricorso a fastidiose inziezioni intraoculari che possono procurare infezioni le gocce spesso si rivelano poco efficaci. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications. Il glaucoma è una patologia degli occhi da cui sono affette 55 milioni di persone. Purtroppo quando viene diagnosticata, il ladro silenzioso della vista (viene definita anche così questa affezione agli occhi) può già aver prodotto irreversibilmente i suoi danni. Questa patologia va a colpire il nervo ottico. Questo accade perché il deflusso dell’umore acqueo viene ostacolato, in tal modo il liquido si accumula e ciò va ad aumentare la pressione intraoculare. Questo aumento della pressione intraoculare nel corso del tempo determina lo schiacciamento del nervo ottico. La lesione del nervo ottico produce una alterazione del campo visivo fino a determinare la cecità a causa del danneggiamento delle zone all’interno del campo visivo dette scotomi. Fondamentale rimane la diagnosi precoce. In particolare dopo i 40 anni è bene sottoporsi a periodiche visite di controllo, anche in assenza di sintomi.
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