Domande in aumento
In una nota diffusa pochi giorni fa, l’Abi evidenzia come sia in costante crescita il trend delle richieste di accesso al Fondo istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per le garanzie sui mutui prima casa. A marzo 2018, infatti, rileva l’Abi sono pervenute, in media, oltre 300 domande al giorno per il tramite delle 175 banche aderenti all’iniziativa. Alla fine del mese preso in considerazione per l’analisi, poi, i mutui ipotecari effettivamente accesi ricorrendo alle garanzie dello Stato risultano 40.432 per un valore pari a 4,5 miliardi di euro. Questo strumento ha sostituito quasi del tutto la richiesta da parte delle banche di una garanzie da parte dei genitori o di soggetti terzi, favorendo l’accesso al credito anche dei più giovani.
Uno sguardo alle origini
La garanzia dello Stato, come è nota tra i più, è uno strumento attivo dal 2015. Guardando ai dati, dalla sua nascita – nel gennaio 2015 – al 31 marzo 2018, è possibile affermare che il fondo ha giudicate ammissibili 58.501 richieste con un importo di garanzie rilasciate pari a 3,3 miliardi di euro. “Lo strumento nasce come stimolo per l’economia, con in più un’attenzione al sostegno alle famiglie, all’inclusione sociale (specie per i giovani e le fasce più deboli) ai temi ambientali – spiega Giuseppe Maresca, capo della Direzione Interventi finanziari del Dipartimento del Tesoro -. Uno strumento di facilitazione del credito, aperto a tutti, per acquistare la prima casa e accedere a mutui di importo fino a 250 mila euro, senza limiti di età, reddito o metratura, si è rivelato di grande successo, anche per la semplicità dell’operazione, attivabile direttamente in banca e che ha tempi certi di conclusione, garantiti dalla CONSAP spa, società in house, che abbiamo incaricato di gestire le pratiche”.
Cos’è il Fondo prima casa
Il “Fondo di garanzia prima casa”, istituto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestito dalla CONSAP S.p.A (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) e reso operativo nel 2015 grazie ad un protocollo d’intesa con Abi (Associazione bancaria italiana), è stato fortemente sostenuto e supportato dalla campagna di comunicazione #casaconviene lanciata dal MEF, in collaborazione con ordini professionali e associazioni di categoria a partire dall’estate del 2016. Il richiedente tipo è giovane, con età inferiore a 35 anni (rappresentano circa il 56 per cento del totale), ma con modifiche intervenute dopo l’avvio sono stati aboliti i limiti d’età per accedervi.
Come funziona il Fondo prima casa
Con l’accesso a questo strumento, che avviene con il supporto della banca presso la quale si effettua la richiesta di mutuo, è possibile beneficiare di garanzie a copertura del 50 per cento della quota capitale per mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto (anche con interventi di ristrutturazione con l’accrescimento dell’efficienza energetica), degli immobili adibiti a prima casa. Fatta eccezione per gli immobili di lusso, la garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualsiasi metratura, da soggetti, senza alcun limite di reddito e di età, che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano concessi in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. In questo modo le banche aderenti non possono richiedere ulteriori garanzie, oltre a quella ipotecaria. La garanzia del Fondo può essere richiesta, anche per mutui ipotecari fino al 100 per cento del valore dell’immobile, se tale offerta è presente presso la banca erogatrice del mutuo.