Dalla ricerca emerge che i bambini e gli anziani risultano maggiormente colpiti da queste infezioni killer. In Italia sono 10.762 i decessi relativi a questa causa su oltre 200mila casi che si presentano ogni anno. Dallo studio si evidenzia che a livello generale il 75% delle infezioni vengono contratte in ambito ospedaliero, mentre il 39% deriva da infezioni risultanti da batteri resistenti anche agli antibiotici di ultima generazione, quali i carbapenemi e la colistina. Quando anche questi antibiotici di ultima linea falliscono, curare questo tipo di infezioni diventa difficile, se non impossibile.
In particolare gli autori dello studio affermano che: “il carico stimato di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici è sostanziale rispetto a quello di altre malattie infettive, e risulta sempre in aumento dal 2007. Le strategie per prevenire e controllare il fenomeno richiedono un coordinamento a livello europeo e globale. Tuttavia, il nostro studio ha dimostrato chela situazione varia notevolmente da un Paese all’altro, evidenziando così la necessità di strategie di prevenzione e controllo adeguate alle esigenze di ciascuno Stato”.