Purtroppo non sarebbe esattamente così perché proprio ad est un ammasso di ghiaccio di circa 57 metri, che è stato chiamato Wilkes Basin, potrebbe portare a un innalzamento dei livelli del mare di ben 4 metri.
L’allarme è stato lanciato dall’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico. Stando a quanto riportato dal Washington Post, se si dovessero sciogliere tutti i ghiacci presenti nell’area est di determinerebbe un innalzamento degli oceani di ben 53 metri.
Insomma se questo enorme ammasso di ghiacci dovesse riversarsi negli oceani sarebbero a rischio le città costiere, come New York ad esempio.
Secondo alcuni studiosi però questo scioglimento dei ghiacciai è molto lento ma se non si ridurranno le emissioni di gas serra e di Co2 entro questi 200 anni l’argine del bacino di Wilkes potrebbe cedere completamente.
Il bacino di Wilkes è stato definito come una bottiglia inclinata: se dovesse saltare il tappo comincerebbe a svuotarsi con conseguenze catastrofiche. Insomma l’uomo è ancora in tempo per rimediare al riscaldamento globale, ma è iniziato il count-down.