Nei giorni scorsi il repentino calo delle temperature ha favorito i malanni stagionali. In particolare sono in corcolazione virus simili all’influenza responsabili delle sindromi parainfluenzali. In questo senso il virologo Francesco Pregliasco dell’Università di Milano, sottolinea che già 80mila italiani sono a letto con la febbre con rinite, mal di gola e tosse ed entro la settimana molto probabilmente si arriverà a 120mila casi. Il virologo spiega che una situazione del genere si deve a una somma di più fattori: “Ciò che non era stato previsto nella scorsa stagione è stata l’inaspettata prevalenza di un virus B, che di solito sono poco presenti nel mix di virus influenzali in circolazione. Questo fattore inatteso si è aggiunto a un lungo periodo di temperature favorevoli alla diffusione dell’influenza e a una bassa copertura vaccinale: 14-15% nella popolazione generale e circa 58% negli anziani, ben lontano dall’auspicabile 75%, e ancor di più dal 95% indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità. I virus B colpiscono soprattutto i bambini, che nella passata stagione hanno contribuito molto alla diffusione dell’influenza”. Sempre a proposito dell’influenza che ci aspetta, Pregliasco afferma che stando alle ultime stime saranno cinque milioni i casi dovuti al virus influenzale di quest’anno. Lo scorso anno invece il bilancio relativo alla stagione influenzale si è rivelato molto più pesante. Questi i dati: 8,5 milioni di persone colpite dal virus influenzale, oltre 740 i casi gravi, 160 morti dirette e 10mila indirette, a causa di complicazioni respiratorie ad esempio le polmoniti e cardiovascolari. Nell’emisfero australe vi è la prevalenza del virus A H1N1, tuttavia anche quest’anno il virus B rappresenta ua incognita. In ogni caso la campagna per la vaccinazione antiinfluenzale prenderà avvio come ogni anno ad ottobre. Tre i tipi di vaccino: trivalente, trivalente adiuvato e quadrivalente. Così spiega Pregliasco: “Al momento il vaccino trivalente è disponibile anche adiuvato, che è particolarmente consigliato per i grandi anziani o per chi ha particolari problematiche, perché aiuta la risposta del sistema immunitario, di norma meno efficiente in queste persone. Per tutti gli altri è indicato il quadrivalente”. Va sottolineato che un vaccino che sia efficace al 100% non esiste ma in ogni caso la vaccinazione antinfluenzale diminuisce del 50% il rischio di complicazini respiratorie e cardiovascolari, oltre che le ospedalizzazioni e la mortalità.
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