L’allarme che riguarda il consumo di cozze vive refrigerate risultate contaminate dal batterio dell’Escherichia coli. proviene dal Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare. Nello specifico i valori circa la presenza del batterio sono risultati oltre i limiti di legge: ovvero fino a 1300 mpn per 100 grammi. Allo stato attuale non si conoscono i lotti interessati, in quanto ad essere coinvolta non è soltanto la grande distribuzione, ma anche le pescherie e i mercati presenti in Italia ed anche dell’Austria. Pertanto il ritiro delle cozze vive refrigerate in tutta Italia è una misura cautelare adottata dal Sistema di Allerta atta a preservare la salute. Giovanni D’agata, che è presidente dello Sportello dei Diritti, paventa il rischio che i molluschi interessati dal ritiro possano essere commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo quindi a rischio la salute dei consumatori. Sempre Giovanni D’agata sottolinea che invece è diverso il discorso per chi invece ha acquistato i mitili attraverso i canali autorizzati “all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza”, in quanto in tal caso possono essere acquistati in tutta sicurezza.
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