Inizia con un segno rosso sotto al ginoccho la disavventura di un camionista che per fortuna si è conclusa alieto fine. L’uomo all’inizio dell‘estate fa una gita con la famiglia nel parco di San Rossore, nelle vicinanze di Pisa. L’autostrasportatore 53enne viene morso dal famigerato ragno violino. Il veleno che gli è stato iniettato dall’aracnide si è propagato nell’arto causandogli una grave infezione. Così ha raccontato l’uomo:”Dopo la gita a Pisa, ho cenato e dormito tranquillamente. Il giorno dopo ho notato il puntino rosso e nel giro di poco la gamba e il piede si sono così gonfiati da non riuscire a infilare la scarpa”. In ospedale a Livorno i medici lo spediscono con urgenza al Centro anti-veleni di Milano. A Milano i medici grazie al tempestivo intervento riescono ad evitargli l’amputazione dell’arto. Dopo essere stato sottoposto a un mese e mezzo di terapia antibiotica, l’uomo è in via di guarigione completa, ma certo difficilmente dimenticherà quanto gli è accaduto. Nel luglio scorso Centro Antiveleni del Gemelli ha elaborato una scheda informativa per chiarire i dubbi dei cittadini spiegando che in molti si recano in ospedale per una semplice puntura convinti di essere stati morsi dall’insetto. L’esperto sottolinea che: “Si tratta di un ragno che è presente da sempre nel nostro Paese, non è cambiato nulla di recente, non c’è una infestazione. Per essere colpiti il ragno deve trovarsi un una situazione di pericolo che lo costringe a mordere l’uomo, ma non è il ragno violino non è aggressivo”. Inoltre: “Il suo veleno provoca una lesione, un danno locale, caratterizzato da edema, da bruciore e da rigonfiamento della parte colpita, si tratta di una sintomatologia del tutto simile a quella della puntura dell’ape o di una vespa. Potrebbe evolvere, ma se evolve lo fa molto raramente e in soggetti debilitati ma si tratta di eventi molto rari. Oggi è una vera e propria fobia, tanto che al pronto soccorso arrivano tante persone con sospetti morsi di ragno violino: sentono un “pizzico”, pensano di essere stati morsi chiedendo anche un antidoto: l’antidoto, però, non esiste. Inoltre, è bene ribadirlo ancora una volta, il ragno violino non è mortale”.
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