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Cancro al pancreas: molecola contenuta nella cannabis triplica sopravvivenza animali

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Pancreas tumore
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Pancreas tumore

Novità interessanti in arrivo per quanto riguarda il trattamento del cancro al pancreas.  Uno studio condotto dalla Queen Mary University di Londra e la Curtin University in Australia ha dimostrato che una molecola contenuta nella cannabis, ovvero il cannabidiolo se associata alla chemioterapia nei topi malati di tumore al cancreas è in grado di triplicarne la sopravvivenza. Marco Falasca, l’autore principale di questa ricerca, spiega che la sopravvivenza delle cavie di laboratorio aumenta di tre volte se questa sostanza estratta dalla cannabis si aggiunge al trattamento chemioterapico (Gemcitabina). I ricercatori hanno considerato gli effetti del cannabidiolo nei topi malati di cancro pancreatico, somministrandolo assieme alla Gemcitabina, un farmaco chemioterapico. Questi i risultati ottenuti: le cavie trattate con questa associazione sono sopravvissute in media 56 giorni , mentre i topi che hanno ricevuto la sola chemioterapia 23,5 giorni, invece gli animali non trattati sono vissuti solo venti giorno. Il Cbd, ovvero il cannabinoide inoltre non ha effetti psicoattivi a differenza del tetraidrocannabinolo (Thc), pertanto è già approvato per l’uso clinico. In questo senso Marco Falasca rileva che si potrà passare rapidamente ai test clinici sui pazienti. Nel caso in cui anche sui pazienti si otterrano gli stessi risultati, il cannabidiolo potrà essere utilizzato nella pratica clinica senza che sia necessario attendere i tempi tecnici relativi all’approvazione di un nuovo farmaco da parte delle autorità regolatorie. Il cannabidiolo inoltre può essere utile per attenuare gli effetti avversi più diffusi della chemioterapia, quali la nausea, il vomito e la diarrea. Lo studio è sato pubblicato sulla rivista Oncogene. Recentemente i ricercatori dell’Ospedale le Molinette di Torino e del COES, il Centro Oncologico ed Ematologico Subalpino, hanno messo a punto un vaccino che potrebbe sconfiggere uno dei tumori più aggressivi in assoluto: parliamo del cancro al pancreas. Per dare solo un’idea dell’aggressività di questa forma tumorale basti pensare che secondo gli esperti entro il 2020 sarà il secondo tumore per numero di decessi, andando a scalzare anche il cancro alla mammella. In particolare la sperimentazione che è stata condotta sul modello animale si è rivelata in grado di aumentare la vita degli animali affetti dal tumore. I ricercatori hanno evidenziato che i pazienti affetti da tumore al pancreas producono degli anticorpi specifici contro un enzima, l’alfa-enolasi. I pazienti che presentano questo enzima rispondono meglio alle terapie anti-tumorali. Tenendo conto di questi dati hanno messo a punto un vaccino, che sperimentato sul modello murino (sui topi) come detto, ne ha prolungato l’aspettativa di vita.L’obiettivo dei ricercatori è quindi di affiancare il vaccino alle altre opzioni terapeutiche oggi esistenti, ovvero i farmaci immunoterapici e la chemioterapia.

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